>>Era il Vangelo dello spazio di Kilgore Trout. Parlava di una creatura venuta dallo spazio che somigliava molto a un tralfamadoriano, tra l’altro. La creatura venuta dalla spazio aveva studiato a fondo il cristianesimo, per capire, se possibile, perché per i cristiani fosse così facile essere crudeli. Era arrivata alla conclusione che il guaio derivava almeno in parte dal modo trasandato in cui era scritto il nuovo Testamento. Secondo lui, l’intento dei Vangeli era di insegnare alla gente, fra le altre cose, a essere misericordiosi, anche verso i più umili. Ma i Vangeli in realtà insegnavano questo:
Prima di uccidere qualcuno, accertatevi bene che non abbia relazioni importanti. Così va la vita.
La magagna delle storie di Cristo, diceva la creatura venuta dalla spazio, era che Cristo, malgrado le apparenze, era il figlio dell’Essere Più Potente dell’Universo . i lettori lo capivano e così,quando arrivavano alla crocifissione, naturalmente pensavano…:Oh, accidenti…Hanno scelto proprio la persona sbagliata per il oro linciaggio, quella volta!
E questa idea aveva una sorella: “ Ci sono delle persone giuste da linciare”. Chi? Quelle che non hanno relazioni importanti. Così va la vita.
La creatura venuta dallo spazio donò alla terra un nuovo Vangelo. In esso Gesù era veramente un uomo qualunque, e una seccatura per un sacco di gente che aveva relazioni più importanti delle sue. E diceva anche lì tutte le cose belle e imbarazzanti che diceva negli altri Vangeli.
Così un giorno la gente si divertì a inchiodarlo a una croce e a piantare la croce nel terreno. Non ci sarebbero state ripercussioni, pensavano quelli che l’avevano linciato. Anche il lettore era indotto a pensarlo, poiché il nuovo Vangelo seguitava a dire che Gesù era proprio un nessuno.
E poi, un momento prima che questo “nessuno” morisse,i cieli si aprirono, e mandarono tuoni e lampi. Dall’altro scesa stentorea la voce di Dio. Dio disse alla gente che adottava quel barbone, dandogli i pieni poteri e privilegi di Figlio del Creatore dell’Universo per tutta l’eternità. Ecco quello che disse: D’ora in poi Egli punirà orribilmente chiunque tormenterà un barbone senza relazioni importanti!<<
Kurt Vonnegart. Mattatoio n° 5
Ci vuole fortuna, questo è certo...perchè si è vero che ognuno si sceglie ciò che lo circonderà nella vita, ma è anche vero che non sempre si può scegliere del tutto. Puoi scegliere una casa, ma non gli inquilini che la divideranno con te, puoi scegliere una facoltà ma non i tuoi colleghi, puoi scegliere anche un "amore", ma spesso il tuo metro di giudizio sarà falsato dai tuoi bisogni in quel momento...non c'è che dire, ci vuole una gran fortuna sopratutto perchè nell'uomo vince la socialità, e quindi rischierai di confonderti con quei coinquilini, giusto per trovare un punto in comune e non dover per forza annebbiarti la mente con Zelig; oppure rimandare esami per non rimanere da solo a sostestenere il "mattone" di restauro; oppure mischiare i tuoi gusti con quelli della persona "amata" arrivando a credere che effettivamente è questo quello che cercavi dal tuo rapporto e sopratutto da te.
Ed è per questo che quando ti accorgi che le persone che hai al tuo fianco... coinquilini, colleghi, amici o il tuo Amato...sono persone tramite le quali puoi riuscire a creare un te stesso migliore, con più interessi e con più entusiasmo...beh è questo il momento in cui ti accorgi che la tua è proprio una gran fortuna!
28.10.07
11.10.07
5.10.07
Ce ne sarebbe da dire...ma a una certa i pensieri si accavallano a tal punto che è inutile tentare di ordinarli...l'unica cosa è che questo essere se stessi è davvero una gran fregatura...lascia perdere fingi di essere altro...sai quella storia è meglio comunque aver giocato secondo le regole e perso, che vincere imbrogliando...cavolate imbroglia...fingi...almeno alla sconfitta, sarà la copia sbagliata ad aver perso
...e non c'entra niente, ma questa è pur sempre New York!
Iscriviti a:
Post (Atom)